Le origini


La tradizione delle scuole di alpinismo del CAI si afferma nel corso degli anni 30, con la scuola della Val Rosandra a Trieste, poi della Gervasutti a Torino e della Graffer a Trento. L'idea era di promuovere una scuola nazionale di roccia per avvicinare i giovani alla montagna, un terreno dove la propaganda di regime si muoveva bene, amplificando le imprese dell'alpinismo italiano dell'epoca.

A Trento la prima Scuola di roccia fu creata all’interno della SAT nel 1936. Era la Scuola di alpinismo della SAT - GUF “Cesare Battisti” che tenne i suoi corsi al rifugio Tosa e furono diretti da Bruno Detassis per alcune stagioni. Nino Menestrina, l'attivo segretario della SUSAT, l’associazione degli universitari trentini all'interno della SAT all'epoca inquadrata nei GUF che, fin dalla sua nascita nel 1909, aveva riunito il fiore dell'alpinismo "cittadino" trentino ed anche della cultura della montagna, ne fu l’attivo promotore.

Il 28 novembre 1940 il Capitano Giorgio Graffer, Accademico del Cai, Medaglia d’argento in vita e poi Medaglia d’oro al valor militare alla memoria per le sue imprese con i caccia della regia aeronautica, era caduto in combattimento nel cielo dell'Albania.

Fu allora che Nino Menestrina e Guido Viberal lanciarono la proposta di creare una scuola nazionale d'alpinismo, gestita dalla SUSAT, e intitolata a Giorgio Graffer. Con Sandro Disertori furono cosi presi i contatti con Bruno Detassis e altri autorevoli alpinisti trentini come l'accademico Marino Stenico.

L'attività della "Scuola di cultura alpinistica Giorgio Graffer" fu inaugurata con una conferenza, tenuta a Trento dalla popolare guida delle Dolomiti Tita Piaz, in una sala della Tromba che traboccava di folla accorsa per sentire il "Diavolo delle Dolomiti".

Nell'estate 1941 fu organizzato un primo corso sempre nel Gruppo di Brenta al rifugio Tosa diretto da Bruno Detassis, con gli istruttori Sandro Disertori, Renzo Graffer, Vittorio Corradini, Cesare Scotoni.

Dal 1946 ai giorni nostri

La guerra, con le sirene degli allarmi che laceravano l'aria della città di Trento, allontanò gli uomini dalle montagne e talora dalla loro terra, ma nel 1946 la scuola fu rimessa in piedi dalla SUSAT e l'attività riprese con un corso al rifugio Agostini.

Fin dai primi anni nell'attività didattica della scuola "G. Graffer" furono coinvolti gli esponenti migliori dell’alpinismo trentino. Abbiamo già citato Bruno Detassis, dopo di lui verranno a dirigere i corsi della Scuola personaggi come Cesare Maestri, Marino Stenico, Bepi De Francesch, gli accademici Marco Franceschini, Guido Ridi, Diego Baratieri, Renzo Zambaldi, Edoardo Covi, Dario Sebastiani.

Nella tradizione satina e del CAI l'organizzazione si è sempre appoggiata interamente sullo spirito di volontariato delle persone, ed affidava agli studenti trentini, in giro per il nord e l'Italia centrale, il compito di promuovere la Scuola nello scenario delle Dolomiti.

Nel 1953 la Scuola Graffer fece tappa in Val di Fassa, al rifugio Vaiolet. Tra gli allievi di quell'anno vi era anche Mario Fantin, il futuro regista del film sul K2 italiano, che gira nell’occasione diverse immagini sull'attività della scuola e sui suoi istruttori.

Ne uscirà un documentario "Abbecedario di pietra" che è presentato alla seconda edizione del Filmfestival della montagna di Trento, protagonisti Marino Stenico, Carlo Sebastiani, Giulio Giovannini, Guido Leonardi, Renzo Graffer.

Nel 1965 Trento si costituisce il Gruppo Rocciatori della SAT. Da allora sono gli alpinisti in forza al Gruppo ad assicurare il corpo istruttori della scuola per i Corsi Estivi e per il Corso Primaverile di roccia, che è istituito dal 1966 ed intitolato, dopo la sfortunata spedizione "Città di Trento" del 1971 sulle Ande Peruviane, a Bepi Loss.

Per iniziativa della SOSAT invece nel 1974 è istituito un Corso Ghiaccio e Alta Montagna intitolato a Carlo Marchiodi.

Dall'anno 1978 questi Corsi, pur mantenendo reciprocamente assoluta autonomia finanziaria, dipendendo ciascuno dalle rispettive sezioni madri, si sono unificati per quello che riguarda l'aspetto tecnico-didattico.

Nel 1985 la Scuola ha istituito un Corso base di scialpinismo portando a quattro i corsi organizzati annualmente.

Sempre in quell’anno, sul Campanile Steck nel gruppo del Brenta viene aperta la via "del Quarantesimo". In occasione dell'uscita di fine corso gli Istruttori Ferrari, Cantaloni, Tabarelli e l'allievo Convolti aprono questo nuovo itinerario, salendo una fessura a sinistra dello spigolo Sud-Ovest. La via risulta essere di 300mt e valutata V, V+.

Nell’estate 1990 sulla Cima Susat nel gruppo del Brenta viene aperta la via "Canto delle sirene". Questa via molto ardita e difficile viene dedicata, dagli apritori Sabastiani Dario e Chini Valentini, agli Istruttori della scuola Graffer.

Il 1991 rappresenta l’anno della svolta infatti la Scuola di dota di uno Statuto che di fatto, formalizzare l'unificazione dei vari corsi anche sotto l'aspetto giuridico-economico, riunendoli sotto un'unica denominazione quella di "SCUOLA DI ALPINISMO E DI SCIALPINISMO GIORGIO GRAFFER" specificando nel contempo quale siano i limiti di intervento "politico-finanziario" di ciascuna delle tre entità, SUSAT, SOSAT e Gruppo Rocciatori, dalle quali la Scuola trae origine.

Nel 1994 il Corso di scialpinismo base viene intitolato alla figura dell’Istruttore Giorgio Giovannini caduto nel corso di una discesa con gli sci da Cima Vermiglio

In questo stesso anno, Franco Giovannini, già Presidente della Susat e segretario della scuola Graffer negli anni '50 pubblica con la Vivalda Editore per la collana "I Licheni" "Arrampicare era il massimo", che descrivendo la vita alpinistica di Trento anni ‘50 ha rievocato lo spirito e l'attività della scuola in quegli anni ed il cui simbolo spicca sulla copertina del libro.

Nel 1995 la Scuola di alpinismo e scialpinismo Giorgio Graffer ha celebrato il traguardo dei 50 Corsi estivi e dei 30 Corsi Primaverile di Roccia con una manifestazione presso il rifugio SAT intitolato proprio a Giorgio Graffer, sotto Passo del Grostè, alla quale hanno partecipato numerosi tra direttori istruttori e vecchi allievi che si sono avvicendati negli anni.

Il 1997 segna una svolta importante per la Scuola infatti, grazie alla disponibilità e alla preparazione dei suoi istruttori la Scuola ha potuto organizzare per la prima volta un corso di scialpinismo avanzato (previsto dai regolamenti delle scuole CAI) che sarà riproposto con cadenza biennale e per la prima volta una donna istruttore della scuola, Luisa Gottardi, entra nel Consiglio Direttivo, seguita successivamente da Sabrina Bazzanella che rivestirà per vari anni il ruolo di Segretario.

Nel 2000 Mauro Degasperi lascia la direzione della Scuola dopo 9 anni, la più lunga fino a quel momento. L’assemblea degli istruttori elegge direttore Mauro Loss, segretario della “Graffer” dal 1994, e attuale direttore. E’ un passaggio da sottolineare, perché se è prassi che molti degli allievi di un tempo coltivando la passione entrino nell’organico della scuola in qualità di istruttori, in questo caso sottende una continuità anche “generazionale”. Mauro, istruttore nazionale di alpinismo e scialpinismo è figlio di Vincenzo Loss e nipote di Bepi Loss, due figure che sono state sempre legate alla scuola Graffer e dentro la sua storia.

Il 2000 segna lo scioglimento del "Gruppo Rocciatori SAT", una delle tre Sezioni-Madre, con la conseguenza che i membri del Consiglio direttivo sono diventati 11: 7 (sette) eletti tra i componenti l'organico e 4 (quattro) di rappresentanza in ragione di 2 (due) per ciascuna Sezione-Madre rimasta.

In questo periodo cambia anche la struttura del Corso Alta Montagna e Ghiaccio “Carlo Marchiodi”. Il 2000 è l’ultima volta che si tiene con la formula settimanale al rifugio Carè Alto e dopo una pausa di due anni, nell’estate 2003 il corso riprende suddiviso prima su due e poi tre weekend in diversi rifugi e in diversi gruppi montuosi tra agosto e settembre.

Il 2000 è anche l’anno in cui il film "La Graffer a scuola di montagna" viene presentato al 48° Film Festival Internazionale Montagna Esplorazione "Città di Trento". Il film realizzato dalla RAI - Sede Regionale di Trento e diretto da Giorgio Balducci presenta l'attività svolta dalla Scuola Graffer con filmati realizzati sul campo e numerose interviste.

Nel 2003 la Scuola partecipa alla serata "In montagna per passione e per mestiere" inserita nel programma del 51° Trento Film Festival. La serata organizzata dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Trento vuole essere un omaggio al mondo e alla tradizione dell'alpinismo trentino.

Nel 2005 Caterina Mazzalai, istruttore di alpinismo e scialpinismo, è la prima donna direttore di un corso della scuola, quello base di scialpinismo. Sabrina Tamanini ha diretto lo stesso corso nel 2012.

Nell'anno 2011, la sede centrale del CAI, attraverso la Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Sci Alpinismo, ha modificato alcuni regolamenti ed ha suggerito di aggiornare gli statuti delle Scuole tenendo conto delle novità tra cui l’istituzione della figura del Istruttore Sezionale e dell’Aspirante Istruttore. Lo statuto attuale rispecchia non solo la situazione attuale dei regolamenti e delle normative ma anche insieme alla storia ed alle specificità della Scuola Graffer. Cambia anche la rappresentatività delle Sezioni-madre non più due rappresentanti a testa bensì uno soltanto rendendo così la componente eletta direttamente dall’organico più rappresentativa e sempre più importante.

Nel 2012 il Corso avanzato di scialpinismo è intitolato alla figura di Renzo Zambaldi, Accademico del Cai, istruttore nazionale di alpinismo e scialpinismo, a lungo anche componente della Scuola Centrale del Cai, caduto sulla via di rientro dai Colodri nel novembre 2009. Nel 2013 anche la Scuola unificata regionale di alpinismo e scialpinismo è stata intitolata a Renzo Zambaldi.

Nell’estate 2014, in occasione dell’inaugurazione del 69° Corso estivo al rifugio Agostini, reso agibile nonostante i danneggiamenti subiti dalle nevicate dell’inverno 2013 /2014, la falesia attrezzata in prossimità del rifugio viene intitolata ad Arturo Tamanini, istruttore della scuola e in più occasioni direttore del corso estivo e primaverile di roccia che per primo ne aveva intuito le potenzialità a scopo didattico.

Nell'autunno 2015 la Scuola Graffer festeggia 75° anniversario della sua fondazione, il 70° Corso Estivo di Roccia e il 50° Corso Primaverile di Roccia con un ritrovo presso il rifugio intitolato a Giorgio Graffer, nel Gruppo del Brenta, alla quale hanno partecipato numerosi tra direttori istruttori e vecchi allievi che si sono avvicendati negli anni.

Nel gennaio 2016 la Scuola aggiunge alla sua programmazione un ulteriore corso: il Corso di Ghiaccio Verticale” dedicato a “Vincenzo Loss” cerniera, negli anni ’90, tra vecchi e giovani istruttori della Scuola.

Nel 2017, lo Statuto della Scuola è stato sostituito dal presente Regolamento, in recepimento delle nuove direttive emanate dal Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo del CAI riguardanti l’obbligo da parte dei Consigli Direttivi delle Sezioni Madre di individuare la Sezione Capofila che farà da riferimento alla Scuola ed altre indicazioni riguardanti i mezzi finanziari e le funzioni del Direttore della Scuola.

Nel settembre 2017 la Scuola aggiunge alla sua programmazione un ulteriore corso: il Corso di Arrampicata Libera” dedicato a “Roberto Bassi” una figura chiave per lo sviluppo della arrampicata libera sia in trentino che in ambito nazionale e internazionale.

Nel ottobre 2017 Mauro Loss lascia la direzione della Scuola dopo 18 anni. L’assemblea degli istruttori elegge direttore Luciano Ferrari, vicedirettore della “Graffer” dal 2012.

I componenti l’Organico della Scuola Graffer suddivisi tra istruttori, nazionali, regionali, sezionali e aspiranti istruttori assicurano lo svolgimento dell’attività didattica della Scuola che si concentra tra gennaio e ottobre. Insieme alla loro esperienza sulle montagne, trasmettono la passione per l'alpinismo e un bagaglio di nozioni tecniche che sono provate e verificate direttamente con gli allievi privilegiando l’elemento sicurezza dell'alpinista, della cordata, su tutti i terreni e discipline oggetto delle attività della scuola.